Il ragno violino (Loxosceles spp.): c’è davvero da temerlo?

ragni violino (genere Loxosceles) sono una grande paura di molte persone. Anche in Italia a volte giungono agli onori della cronaca per presunte segnalazioni o per presunti incidenti causati dal loro morso. Non ultimo, il caso recentemente segnalato, poi smentito, di morte causata dal morso di Loxosceles.

Questo mio post mira a fornire qualche informazione corretta (che verrà anche aggiornata col tempo se necessario) su cosa sono i Loxosceles e cosa davvero succede o può succedere nel caso di morso.

I maggiori problemi legati a questi ragni non si riscontrano in Europa, ma in America (soprattutto centro e sud America), dove è presente la maggior parte delle specie che vivono in ambiente antropizzato.

Nel mondo vivono più di 100 specie di ragno violino. Molte sono endemiche di zone molto ristrette e completamente disabitate (come deserti, catene montuose ecc…). In europa sono segnalate solo due specie, quella autoctona mediterranea (L. rufescens) e una introdotta dal sud America (L. laeta) di cui però esiste una sola segnalazione ufficiale in un abitazione finlandese (quindi un caso più unico che raro).
Si tratta di ragni molto simili tra loro, di norma di dimensioni ridotte (il corpo si aggira attorno al cm zampe escluse), con lunghe zampe sottili e un’indole piuttosto timida (cosa che vale in particolare per la “nostra” specie autoctona L. rufescens), che li rende di solito quasi invisibili ad occhi poco attenti.
In Italia Loxosceles rufescens è ampiamente segnalatoriportato in ambiente naturale, ma anche in case e in contesti urbani (Genova, Torino, Milano, Venezia, Ravenna, giusto per citarne qualcuna). Non è da escludere che con i trasporti umani possano giungere individui o piccole popolazioni di altre specie non europee, così come succede per la nostra che è stata segnalata in Asia ed in America.

Il morso

Spesso quando si legge di questo ragno in rete si può trovare davvero di tutto, quindi calma e sangue freddo perchè molto spesso quello che si legge è esagerato (molte fotografie presenti in rete cercando su google non sono neanche relative ai sintomi tipici della morsicatura di questo ragno).
Se io mettessi in questo post anche foto di altri ragni dicendo “questo NON è un ragno violino”, i motori di ricerca ve li farebbero probabilmente vedere durante una vostra ricerca per immagini di “ragno violino”.
Quindi, per favore, approfondite le ricerche, verificate le fonti, non fermatevi alla superficie delle cose e fate riferimento a lavori scientifici, non articoli di blog (ehm… anche questo in realtà è un blog…).
Detto questo ci sono varie premesse da fare prima di parlare di morso:
– tutti i ragni hanno scarso o nessuno interesse a mordere un uomo: noi non siamo una preda che possa interessarli (evolutivamente parlando attaccare da soli una preda potenziale che è 100 volte più grande del predatore non ha molto senso) e in genere non rappresentiamo una minaccia (a meno che non ci si metta a maneggiarli impropriamente o si tenti goffamente di schiacciarli!).
– Loxosceles rufescens è caratterizzato da una bassa o nulla reattività alla minaccia e tende sempre per prima cosa a scappare. Non esiste un ragno che “attacchi” un uomo, ma un ragno che si “difende” da un uomo.
– Anche quando maneggiato (meglio se non ci provate, comunque!), se non viene schiacciato contro la pelle umana, un Loxosceles difficilmente morde di sua spontanea volontà.

I casi di morsicatura realmente certificati sono infatti per lo più imputabili ad individui che erano stati maneggiati impropriamente, premuti tra le dita o pinzati tra la pelle ed un indumento .
Questi ragni non amano la luce e tendono, se presenti in casa, a stare in zone buie, dietro a mobili, nei sottoscala polverosi e ricchi di anfratti, sotto a scatoloni di cartone in disuso ecc…
In natura di norma vivono sotto ai sassi e alberi caduti sul terreno, in ambienti aridi, come ad esempio la macchia mediterranea.
Non si nutrono di uomini! Preferiscono invece insetti o altri artropodi (inclusi ragni) che cacciano sostando sulla loro ragnatela appiccicosa, dalla forma appiattita e disordinata, mai sospesa in luoghi visibili (le ragnatele che vediamo in casa di norma NON sono di questa specie, ma appartengono ad altri ragni decisamente non pericolosi come Pholcus, Theridion, Steatoda ecc…).

Ma arriviamo al momento in cui si è davvero morsicati da un Loxosceles.
Tutti i Loxosceles possiedono un enzima che si chiama sfingomielinasi D, causa della tipica necrosi dermica che è il sintomo principale conosciuto di morso di questo ragno, cui si associano altri sintomi secondari (alcuni dei quali possono verificarsi ma non è detto, sia chiaro).
Durante il morso, assieme al veleno ed ai suoi enzimi, possono venire  inoculati dei batteri (ovviamente i cheliceri del ragno non sono sterili).
Nei casi più lievi il morso porta soltanto un arrossamento eritematoso locale e tutto finisce lì.

Sintomi del morso per le specie più pericolose americane

  • Nei casi invece di avvelenamento più grave, come ad esempio quando il morso è localizzato in corrispondenza di zone dove la pelle è più sottile, o in corrispondenza di tessuti molli, i sintomi insorgono dopo 2-8 ore:
  • dolore penetrante che si trasforma progressivamente in sensazione di bruciore;
  • possono (ma non è detto) esserci due puntini nel luogo del morso;
  • può esserci inizialmente un fenomeno eritematoso petecchiale o morbilliforme, che suggerisce una reazione del sistema immunitario;
  • può esserci (soprattutto nei bambini) malessere generalizzato, nausea, vomito, mal di testa e mialgia;
  • Possono comparire problemi ematici evidenziabili con esami del sangue;
  • la zona del morso impallidisce e la zona immediatamente attorno si arrossa e diventa edematosa, con medio fino ad alto dolore secondario dovuto a vasospasmo e ischemia;
  • può formarsi una vescica e dopo qualche giorno dal morso il centro è di solito collassato e di colore violaceo, duro, di forma stellata;
  • questa parte centrale di norma è anestetizzata ed indolore;
  • il tutto può iniziare ad espandersi;
  • prosegue con desquamazione periferica;
  • le peggiori lesioni e cicatrici di solito avvengono se morsicati su cosce, addome o natiche.

Sintomi del morso per Loxosceles rufescens (il ragno violino italiano)

  • comparsa di area arrossata pruriginosa e con piccole bollicine,
  • solo in pochi casi c’è il processo di necrotizzazione dei tessuti che con la specie italiana è quasi solo locale (in sede di inoculo).
  • Anche i sintomi generali febbre, brividi e dolori muscolari sono abbastanza rari,

Come nota aggiuntiva: anche in questo caso è sempre vero che è possibile la sovrapposizione batterica, che però non è diretta causa ovviamente del veleno del ragno! (può esserci anche per una puntura di rovo non correttamente guarita e curata…)

Un po’ di chiarezza quindi

Detto questo, in Europa non esistono casi certificati di morte da Loxoscelismo (così si chiama la sindrome indotta dal morso di un Loxosceles). In America esistono pochi casi ufficialmente documentati, soprattutto per il Sud America, ma comunque sempre legati a complicazioni cliniche di un qualcosa che non è stato curato a dovere.

Perchè? perché è estremamente difficile, in assenza del ragno, attribuire questi sintomi al morso di Loxosceles. Esistono infatti  (vedi bibliografia sintetica in fondo a questo post) moltissime patologie e sindromi che hanno sintomatologia simile a quella del morso di Loxosceles: staphylococcal or streptococcal infection, herpes simplex, herpes zoster, diabetic ulcer, fungal infection, pyoderma gangrenosum, lymphomatoid papulosis, chemical burn, Toxicodendron dermatitis, squamous cell carcinoma, neoplasia, localized vasculitis, syphilis, Stevens- Johnson syndrome, toxic epidermal necrolysis, erythema nodosum, erythema multiforme, gonococcemia, purpura fulminans, sporotrichosis, Lyme disease, cowpox (che è il vaiolo, debellato ed estinto, ma lo lascio per completezza), and anthrax.

Insomma, a meno che non si venga morsi e non si riesca a catturare vivo il ragno violino e non schiacciato brutalmente da una ciabatta-cambia-connotati, è molto poco probabile che si possa determinare con sicurezza la causalità di questo tipo di sintomi così solo a vista.
E non dimentichiamoci dei batteri! In molti casi la sintomatologia, che sia di ragno o no, diventa sistemica quando non ci si cura tempestivamente e correttamente.

A farla breve:
– siete morsi da un ragno?
– vedete il ragno che vi ha morso? Non è un ragno a caso che vi passa davanti in quel momento? Catturatelo (barattolo sopra di lui, cartolina tra il barattolo ed il pavimento e lo avete catturato senza rischio).

non vedete il ragno:
– siete certi sia stato un ragno, contro ogni ragionevole dubbio?
– guardate meglio….
– ok è un ragno: osservate bene la morsicatura nelle ore successive e recatevi in ospedale se dopo qualche ora inizia a gonfiare, arrossarsi vistosamente e formare vescicole.
– se non avete catturato il ragno, non fidatevi se il medico dice “Loxosceles” (non si sa bene perchè ma tendono a metterlo sempre come causa, vedi anche bibliografia riportata qui sotto) ma fidatevi della sua professionalità e delle cure che vi prescrive (soprattutto, fatevi prescrivere degli antibiotici a largo spettro, antistaminici e cortisone… e prendeteli come si deve), compresa l’antitetanica o un semplice richiamo.
se avete catturato il ragno, chiamate il più vicino centro anti-veleni e fatevi consigliare.

 

Riporto qui di seguito qualche articolo scientifico (e non aria fritta) che può essere utile per saperne di più:
– David L. Swanson e Richard S. Vetter, Loxoscelism, in Clinics in Dermatology, vol. 24, nº 3, 2006, pp. 213–21

Un articolo scientifico molto utile sulle morsicature di Loxosceles rufescens e la sua reale pericolosità per l’uomo